Associazione Culturale Aristocrazia Europea

martedì 20 ottobre 2015

Visita degli Asburgo a Milano.


 
 
Articolo pubblicato da AFFARI ITALIANI, primo giornale online italiano:
 
Milano, tre giorni di altezze imperiali.
Gli Asburgo tra cerimonie e galà. Spritz

Mica capita sempre di avere due altezze imperiali sotto la Madonnina. Per tre giorni, poi. All’ombra del Duomo sono arrivati l’Arciduca Ereditario Carlo d’Asburgo Lorena e suo fratello Giorgio. L’occasione? Il bicentenario dell’istituzione del Regno Lombardo Veneto… SPRITZ MILANO, LA RUBRICA DEL BEL MONDO MILANESE

Mica capita sempre di avere due altezze imperiali sotto la Madonnina. Per tre giorni, poi. All’ombra del Duomo sono arrivati l’Arciduca Ereditario Carlo d’Asburgo Lorena e suo fratello Giorgio: il bicentenario dell’istituzione del Regno Lombardo Veneto ha dato l’occasione di una storica visita ufficiale alla citta lombarda, organizzata dal Circolo del Regno Lombardo Veneto e del St-Georg Orden col beneplacito della Imperial Regia Cancelleria della Famiglia Asburgo, che si è articolata in appuntamenti pubblici e privati, in cui gli Arciduchi hanno avuto modo di incontrare non solo esponenti della nobiltà, ma anche autorità civili, religiose e accademiche, e illustri membri della società civile.
 
La visita si è aperta venerdì scorso con una lectio magistralis tenuta dall’arciduca Carlo nell’Università Cattolica di Milano, in cui ha illustrato quali siano gli intendimenti e gli sforzi che ancor oggi -seppur senza avere troni e corone- gli Asburgo stanno profondendo per una vera Europa cristiana e federale, in cui la Mitteleuropa (ossia i popoli e le regioni del vecchio Impero – e fra questi, anche Lombardia e Veneto) deve ritrovare il suo ruolo guida. Nel pomeriggio, visite private in Regione e in Arcivescovado, per concludere con una cena offerta dal conte friulano Giuseppe Rizzani. Il sabato è stato dedicato alle cerimonie del Konventum  del St-Georg Orden: la Serbidiola (l’inno imperiale, musicato da franz Joseph Haydn nel 1797) è risuonata in Piazza Duomo, eseguita dalla Banda Imperial Regia, che segue gli Asburgo nelle loro visite in Europa. Poi, una solenne Messa e l’incontro con un variegato e numeroso pubblico davanti alla Chiesa di San Carlo al Corso, dove chiunque ha potuto conoscere e salutare gli eredi di Cecco Beppe. Alla sera, invece, durante un più esclusivo galà nelle sale di Palazzo Bocconi, più di duecento persone appartenenti all’aristocrazia e provenienti da tutto il vecchio Impero hanno levato i calici alle migliori fortune del Lombardo Veneto e della Casa Imperiale, chiudendo così la parte pubblica di queste prime celebrazioni. Domenica l’Arciduca Georg ha invece incontrato, in stretta cerchia, Soci e Amici del Circolo del Regno Lombardo Veneto, incoraggiandoli a proseguire nell’opera di custodia della tradizione e della storia dell’antico Regno, guardando al futuro per costruire un’Europa migliore. Le celebrazioni proseguiranno poi con l’ormai tradizionale Convegno di Studi Mitteleuropei che il Circolo del Regno Lombardo Veneto, in collaborazione con l’Associazione Culturale Aristocrazia Europea, ha fissato per il prossimo sabato 21 novembre.
 

 
Nelle foto: Le Loro Altezze Reali et Imperiali, i Principi ed Arciduchi d'Austria, il capo famiglia Carlo ed il cadetto Giorgio D'Asburgo Lorena, eredi del Sacro Romano Impero, insieme al Barone Roberto Jonghi Lavarini (Delegato della Walser Uradel Kulturverein Italia), al Nobile Diego Martino Zoia (Presidente del Circolo del Regno Lombardo Veneto) ed al Conte Andrea Boezio Bertinotti.

 
 
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venerdì 16 ottobre 2015

Aristocrazia: Nobili e Cavalieri, con la Croce e con la Spada!


 
Sono onorato di servire chi ha veramente bisogno, come volontario del più importante Ordine cavalleresco, quello di Malta, ed anche di portare le mie figlie ai pellegrinaggi gerosolimitani a Loreto, momenti di grande intensità e formazione spirituale. E sono orgoglioso di essere cavaliere mauriziano, sia per la mia antica fede monarchica che per lo storico legame del popolo Walser con San Maurizio e con Casa Savoia, in particolare con la Regina Margherita. Faccio parte di svariate associazioni nobiliari e cavalleresche, araldiche e genealogiche, italiane ed europee, e sono certamente grato a tutti coloro che hanno così voluto gratificare la mia militanza in difesa della Tradizione, ma l’aristocrazia è ben altra cosa, più importante e profonda. Oggi, purtroppo, ci sono tanti cavalierati ma pochi cavalieri, tanti titolati ma pochi nobili, nel senso che si stanno perdendo i valori tradizionali di riferimento e gli scopi originari dell’aristocrazia, senza i quali, rimane solo una sterile parodia estetica, pura vanità priva di reale significato, solo medagliette e mantelli. Il vero aristocratico è colui che si impegna per la propria comunità, in maniera disinteressata, aiutando i poveri ed i malati, e difendendo la nostra millenaria civiltà europea e cristiana dai suoi nemici, interni ed esterni. Giusto onorare la Croce, pregando e aiutando deboli e indifesi, ma non dimentichiamoci mai della spada, soprattutto di fronte alla persecuzione dei cristiani nel mondo, al terrorismo islamico ed alla decadenza morale dell’Occidente! Autentici moderni cavalieri, oggi, sono innanzitutto i nobili combattenti delle milizie cristiane orientali che, in Siria ed in Iraq, armate di rosario e mitra, difendono le loro famiglie, i loro villaggi, le loro chiese, la loro e nostra Fede. Al loro fianco anche diversi volontari stranieri (moderni crociati), soprattutto russi e greci ortodossi, ma anche qualche buon cattolico francese ed il piccolo sostegno economico del movimento internazionale dei Fratelli Cristiani. Grazie a Dio, mentre la nostra imbelle Unione Europea (in mano a banchieri usurai e burocrati parassiti, tutti massoni) rimane indifferente davanti al genocidio dei cristiani, contro il sedicente Stato Islamico ISIS, è intervenuto militarmente il rinato impero russo, al quale siamo, sempre più, riconoscenti e politicamente vicini.
"il Barone Nero" Roberto Jonghi Lavarini
Uradel von Crussnall (Nobile discendente dagli antichi signori feudali di Crusinallo), Uradel von Naters (Nobile discendente dagli antichi visdomini di Naters nella Svizzera Vallese), Walser Freiherr von Urnavas (Barone di Ornavasso, in quanto discendete dai Vassalli tedesco-vallesi, curatori del feudo, nominati dal Principato Imperiale Vescovile di Sion nel Vallese), Nobile Decurione di Ornavasso, Patrizio Ossolano, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Somala, Cavaliere di Gran Croce Ordine dei Santi Contardo e Giuliano (Casa d’Este), Cavaliere di Gran Croce Sovrano Ordine Nobiliare Greco Ortodosso di Santa Sofia (Casa Paleologo), Gran Croce  della Confraternita Monarchica Tradizionalista del Maestrazgo, Cavaliere dell’Ordine di San Giorgio “della Antica Nobiltà del SRI” (SAS Gundakar von Liechtestein), Cavaliere (Classe Unica) dell’Ordine Imperiale del Drago (Ordo Draconis), Grande Ufficiale Ordine Aquila Romana (Famiglia Mussolini), Commendatore con Placca dell’Ordine dell’Aquila d’Epiro (Patriarcato Greco Ortodosso), Commenda di Giustizia della Confraternita di San Giorgio di Rougemount, Commendatore Ordine Imperiale di Sant’Eugenio di Trebisonda (Casa Comneno), Commendatore Ordine Nobiliare dell’Aquila di Prussia (SAIR Friedrich Wilhem von Prussia), Cavaliere di Giustizia Ordine Sacro Imperiale Militare Nemantico Angelico Aurato Costantiniano di San Giorgio sotto la regola di San Basilio (Casa Comneno), Cavaliere di Giustizia Ordine Militare di San Salvatore e di Santa Brigida di Svezia, Cavaliere Antico Ordine delle Corona di Ferro (Principe Boris De Rakewiltz degli Arodij), Cavaliere Ordine Supremo Militare del Tempio di Gerusalemme (Rocco Zingaro di San Ferdinando), Cavaliere Antico  Ordine dei Cavalieri Bianchi  (Principa di Seborga), Cavaliere dell’Ordine di San Carlo Borromeo, Cavaliere di Malta ad Honorem (Reale Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista), Guardia d’Onore Scelta al Reale Pantheon, Guardia Nobile ai Sacrari di Guerra, Medaglia di Benemerenza del Patriarcato di Babilonia dei Caldei, Medaglia al Merito dell’Ordine di San Carlo Borromeo, Medaglia della “Corona Ferrea” Fondazione Cajetanus, Medaglia della Associazione Amici della Santa Croce, Medaglia d’Oro al Merito del Centro Studi Pio IX, Membro Onorario della Internationaler Adelsverband (Nobiltà Germanica), Membro Onorario del Cuerpo Colegiado de la Nobleza Historica de los Reinos Ibericos, Accademico Onorario della Nobile Accademia Carolingia, Membro del Corpo della Nobiltà d’Europa, Membro Accademia del Sacro Romano Impero, Delegato per l’Italia della Walser Uradel Kulturverein, Portavoce della  “Deutschen Adel der Alpen” Italia, Membro Consultore della Accademia di Studi sugli Ordini Cavallereschi, Membro Corrispondente della Società Genealogica Italiana, Membro Corrispondente del Collegio Heraldico de Lisboa, Membro Corrispondente dell’Istituto Heraldico de Buoenos Aires, Membro Corrispondente del Colegio Brasileiro de Genealogia, Ricercatore Associato del Centro Studi Araldici di Arcisate, Socio della Società Italiana di Studi Araldici, Socio dell'Istituto Araldico Genealogico Italiano, Socio della Società Araldica Svizzera, Socio della Regale Angelica Accademia di Bayeux.

venerdì 9 ottobre 2015

I Principi Reali et Imperiali, et Arciduchi d'Austria, Carlo e Giorgio d'Asburgo a Milano.

 
Le Loro Altezze Reali e Imperiali i Principi ed Arciduchi
 
KARL e GEORG ASBURGO von Habsurg Lothringen
 
saranno in visita a Milano, ospiti, prima del Prof. Massimo De
 
 Leonardis (presso l'Università Cattolica) e poi del Nob. Diego
 
Zoia, Presidente dell'Associazione Culturale del Regno
 
Lombardo Veneto (presso il Circolo Ufficiali).




 
 
 
 
    

giovedì 24 settembre 2015

"Illustrioribus et nobilitati"


Il nob.cav.dott. Roberto Jonghi Lavarini, per la sua decennale attività culturale, come autorevole membro di tre associazioni internazionali (Walser Uradel Kulturverein, Deutschen Adel der Alpen, Internationaler Adelsverband), riconosciuto come “Uradel und Freiherr” (barone di antica nobiltà), è stato nominato, dal Governatore Generale Sua Altezza Serenissima il Principe Gundakar von Liechtenstein, “Ritter” (cavaliere) del “Alter Orden vom St.George genannt Orden der Vier Romischen Kaiser” (Ordine di San Giorgio, Santo Patrono della Cavalleria, della Antica Nobiltà del Sacro Romano Impero, storica istituzione cavalleresca fondata nel 1308 e riformata nel 1926).

giovedì 2 luglio 2015

San Giorgio Patrono della Cavalleria.

 
Il Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini, per il suo impegno in difesa delle tradizioni europee, ha ricevuto la “commenda di giustizia” della Confraternita di San Giorgio di Rougemount, prestigiosa associazione culturale internazionale, erede dell’antico ordine cavalleresco fondato nel 1390 in Borgogna.

lunedì 29 giugno 2015

Intervista a Roberto Jonghi Lavarini.


 
venerdì, giugno 26, 2015    
 
Roberto Jonghi Lavarini, classe 1972, discendente da una famiglia tedesco vallese di antica nobiltà feudale, laurea in Scienze Politiche con tesi in “Araldica e Comunicazione”, cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, membro della Società Genealogica Italiana e del Centro Studi Araldici, soprannominato “barone nero” per la sua militanza politica, è tra i promotori della nuova associazione culturale Aristocrazia Europea
 
Barone, ci parli della vostra nuova iniziativa che ha già suscitato grande interesse... 
 
Premetto, al di là del simpatico soprannome, che sono un semplice decurione di campagna, orgoglioso delle proprie radici “walser”. Esattamente, il titolo spettante, ereditato dai miei antenati, sarebbe quello di “freiherr” che, nella giusta interpretazione tradizionale ed etimologica germanica, significa “uomo libero”, ovvero capo famiglia, in armi, non soggetto ad altra legge ed autorità, se non quella della propria “sippe” (comunità, tribù, villaggio). Preciso anche che sono solo uno dei promotori dell’associazione e che la stessa nulla ha a che fare con la politica. 
 
Prendiamo atto. Come nasce e come affronterà il futuro la vostra fondazione? 
 
Dalla volontà di un gruppo di amici, appassionati cultori e studiosi di storia, tradizioni, araldica e ordini cavallereschi, di preservare il pensiero aristocratico, ed il vero significato di nobiltà. Noi non siamo una classica associazione nobiliare o uno dei tanti sodalizi cavallereschi, legittimi e spesso anche benemeriti, che  rilasciano riconoscimenti, titoli e medaglie. Noi facciamo cultura e ci occupiamo di storia e di filosofia. Disprezziamo e condanniamo i tanti mitomani e truffatori che vendono patacche, quanto quei veri nobili che non si comportano più come tali. 
 
Cosa vuol dire essere Nobili nel 2015? 
 
E proprio per dare una risposta a questo annoso quesito che nasce la nostra associazione. I titoli, gli stemmi e le proprietà delle antiche famiglie italiane, rappresentano un grande patrimonio (storico, culturale, artistico ed identitario) della nostra nazione, assolutamente da tutelare, ma la vera nobiltà è altra cosa. Per noi, ereditare qualcosa non è sufficiente per essere qualcuno, la nobiltà è conquista e merito, selezione e governo dei migliori. L’aristocrazia non è semplicemente cultura e buone maniere, ma sopratutto tradizione, ovvero trasmissione e difesa di valori immanenti, “weltanschauung”, stile di vita, visione del mondo,  
 
Come agite in uno stato in cui l'aristocrazia nobiliare è caduta nel dimenticatoio dopo la Proclamazione della Repubblica? 
 
Noi vogliamo tutelare il patrimonio storico della nobiltà ma anche sostenere il pensiero aristocratico ed il concetto di cavalleria cristiana, ai quali, in tanti si avvicinano, per interesse storico e-o adesione culturale e spirituale, a prescindere dalle proprie origini genealogiche. La nobiltà autentica è, da sempre, una classe aperta, dinamica, in continua evoluzione, non un fenomeno statico o museale. Non a caso, non solo nelle monarchie, ma anche nelle repubbliche esistono degli ordini cavallereschi che premiano i migliori, o almeno così dovrebbero. 
 
Quali sono le vostre opere nel sociale? 
 
Noi non facciamo direttamente volontariato ma sosteniamo attivamente le iniziative dei più importanti e benemeriti ordini cavallereschi: quello Sovrano Militare Ospedaliero di Malta, quello Reale dei Santi Maurizio e Lazzaro e quelli Costantiniani di San Giorgio delle tre legittime obbedienze (di Parma, Napoli e Spagna). Certo è che, per un nobile, aiutare chi ha veramente bisogno (poveri e malati, anziani e bambini) è un preciso dovere (una “condicio sine qua non”) quanto quella di difendere la fede (per noi la Chiesa cattolica), la patria e le legittime case sovrane. 
 

martedì 16 giugno 2015

L'EtnoNazionalismo salvezza dell'Europa dei Popoli.

 
Stiamo tutti assistendo all’empio attacco da parte delle sataniche entità disgregatrici della Sovversione contro l’essenza etno-razziale ed animico-spirituale dell’Europa stessa.

Stiamo tutti vivendo in questi “Tempi dell’Anticristo”, in cui le Oscure Potenze si sono destate e si sono poste al comando di un “piccolo popolo”, predestinato dalle ed alle Tenebre.

Questo tenebroso esercito d’usurai e di stregoni da millenni manovra con odio infernale nelle fosche officine al fine di distruggere la “sostanza sacrale più profonda e pura” che, da sempre, costituisce, per noi Europei, l’Idea stessa di Divino, di Sacro, d’Onore e di Tradizione.

Questo “nucleo valoriale”, è costituito dall’unità sinergica delle “sacre e numinose forze” insite da sempre nella sostanza razziale, spirituale, religiosa, tradizionale dei Popoli Europei.

Dobbiamo capire tutto questo.

Dobbiamo comprendere che è e sarà l’Ideale insito nell’Etnonazionalismo Völkisch, inteso nella sua più profonda accezione metafisica e metapolitica, ossia quale forza colma e feconda promanatrice di queste energie spirituali e forze valoriali, l’unica soluzione possibile. È necessario, pertanto, farsi un’esatta comprensione di ciò che costituisce l’insieme dell’Idealità Völkisch, in quanto costituirà in profondità l’unica alternativa metafisica e spirituale a questo conflitto.

Sarà una Crociata contro le Forze Occulte che si combatte e si combatterà su tutti i fronti e su molteplici livelli dell’essere: quello dello Spirito, quello dell’Anima e quello Corporeo. Sarà una battaglia “contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male”.

La lotta sarà dura. Sarà totale e senza compromessi. Ma alla fine le Forze del Male saranno distrutte e precipiteranno per non alzarsi mai più.

Un’ultima immane battaglia ci attende, dunque. Essa sarà la più difficile, eppure la più feconda, la più bella, la più santa. Essa sarà la battaglia per il Volk e per l’Anima razziale in nome del nostro credo in Dio e nella Sua Europa Perenne.

F. Prati

lunedì 8 giugno 2015

ORNAVASSO - NATERS 2015

 
Edizione 2015 del tradizionale gemellaggio fra i comuni di Ornavasso (Verbania, Piemonte, Italia) e Naters (Briga, Vallese, Svizzera), Heimat ancestrale della comunità Walser di Urnafasch.


















sabato 30 maggio 2015

ARITOCRAZIA EUROPEA

 
 
Associazione Culturale Aristocrazia Europea.
 
Noi siamo sostenitori e moderni interpreti del principio spirituale e filosofico di aristocrazia, nella sua corretta interpretazione, etimologica greca, tradizionale e cristiana, di “governo dei migliori”, di naturale selezione e gerarchia del merito. I nostri riferimenti storici, culturali ed ideali solo le polis greche, il patriziato romano, la cavalleria cristiana medievale, il Sacro Romano Impero, la società organica feudale, il rinascimento italiano e le monarchie tradizionali. La vera nobiltà è solo quella nazionalpopolare, identitaria, del pensiero e dell’azione,  al servizio della propria comunità e del proprio territorio, esempio, oltre che di cultura, buon gusto e buone maniere, soprattutto di assoluta lealtà, profondo senso di giustizia, del dovere e del sacrificio, autentico patriottismo, coraggio e fedeltà alla religione, alla corona ed alla parola data. La nostra associazione culturale, diversamente da tutte le altre, si rivolge sia a quella minoranza di nobili legittimi, che, avendo ereditato, dai propri antenati, stemmi e corone, rimangono fedeli a questa missione aristocratica che, a tutti coloro, cavalieri e autentici gentiluomini, condividono questi principi e valori.
 


 
Siamo una associazione culturale, libera ed indipendente, non a fini di lucro, promossa da un gruppo di autentici aristocratici e cavalieri, sotto l’alta protezione di un Principe europeo e di un Cardinale di Santa Romana Chiesa, con il sostegno e la collaborazione di alcuni docenti universitari ed esponenti del mondo della cultura, della impresa e della politica italiana. Siamo presenti in tutte le regioni italiane, ben radicati nella società, in ottimi rapporti con tutti gli Ordini Cavallereschi e le Case Sovrane europee, organizziamo iniziative culturali e benefiche, offriamo serissimi ed esclusivi servizi genealogici ed araldici. La vera nobiltà non è mai stata e non può essere un fenomeno statico e museale,  tantomeno statistico o mondano, ma, al contrario una viva tradizione culturale, una visione del mondo ed uno stile di vita, un giusto criterio di selezione della classe dirigente, di meritata premiazione dei migliori appartenenti ad una comunità, ad un popolo, ad una nazione. Noi tuteliamo certamente i legittimi diritti storici della nobiltà ereditaria ma sosteniamo maggiormente quella personale che ogni uomo, nella sua vita, può conquistare e raggiungere, migliorando se stesso, elevandosi spiritualmente verso l’alto.
STORIA e CULTURA
La storia della nostra Europa, delle nostre città e nazioni, coincide con quella delle grandi famiglie nobili e degli ordini religiosi e cavallereschi che hanno governato, per oltre un millennio, le nostre terre, rendendole ricche di castelli e monasteri, palazzi e chiese, opere d’arte, leggi ed istituzioni, che, ancora oggi, sono immenso patrimonio artistico e culturale della nostra civiltà. La vera aristocrazia è custode e portatrice di questa tradizione che è sintesi, stratificata e  consolidata, della filosofia greca, in particolare di Platone, della legislazione romana, della religiosità cristiana e dello spirito germanico, che ha trovato nel Sacro Romano Impero di Carlo Magno la sua più alta realizzazione spaziotemporale.
NOBILI e CAVALIERI
La stato italiano, a differenza delle monarchie e di altre repubbliche europee, non riconosce e non tutela i titoli nobiliari e gli stemmi araldici, in quanto tali. Dopo la scomparsa dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II di Savoia, non esiste più una seria ed unica autorità, ufficiale e riconosciuta, che si occupi di questo patrimonio, ma operano autonomamente almeno una ventina, gran parte meritevoli, di albi, enti ed associazioni private, ognuna con i propri criteri e modus operandi. Oltre ai competenti uffici delle Case Sovrane e degli Ordini Cavallereschi (di Malta, Mauriziano e Costantiniano), riferimenti affidabili in materia sono certamente il Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, la Società Genealogica Italiana ed il Centro Studi Araldici. Esistono diverse associazioni, sodalizi e confraternite cavalleresche (soprattutto dinastiche e neo-templari), molte delle quali assolutamente legittime, serie e benemerite,  ma gli Ordini, prettamente detti, oltre a quelli statuali delle singole nazioni e Case Sovrane, sono solo quelli ufficialmente riconosciuti dalla stato italiano e dalla Santa Sede: lo SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta), l’OESSG (Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), l’Ordine Teutonico, l’OSSML (Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) e quello Costantiniano di San Giorgio (delle tre diverse obbedienze di Parma, Napoli e Spagna).
ARALDICA e GENEALOGIA
L’araldica è una millenaria forma di comunicazione tradizionale e simbolica. In collaborazione con i migliori araldisti (studiosi, esperti ed artisti), italiani ed europei, riproduciamo, rielaboriamo o realizziamo ex novo, in maniera assolutamente canonica e rigorosa, stemmi (nobiliari, di famiglia e personali, matrimoniali e genealogici, ecclesiastici e religiosi, militari, borghesi, di ordini cavallereschi, confraternite, sodalizi e corporazioni) su cartoncino, tela, legno e pietra. Possiamo anche realizzare i tradizionali anelli chevalier e gioielli araldici, tromplei e affreschi, riprodurre stemmi su tessuti, argenteria e ceramiche. Possiamo usare qualunque materiale e tecnica, realizzare disegni di qualsiasi dimensione, digitalizzarli per qualsiasi scopo. Siamo gli unici, in Italia, a proporre due tipologie artistiche molto particolari come quadri allegorici (ad olio su tela, misure a partire da 30x20cm) di scomposizione e ricomposizione simbolica degli elementi di stemmi araldici e soldatini personalizzati (cavalieri e fanti, storici e fantasy, pezzi unici di produzione artigianale, con resine e vari materiali, scala 5cm/1m) che riproducono esattamente le insegne araldiche dei nostri committenti. La genealogia è lo studio scientifico dello sviluppo storico delle famiglie e delle comunità e con accurate ricerche si può verificare e provare l’appartenenza ad una stirpe nobile, tutelandone il patrimonio culturale ed identitario. Tramite serissimi giuristi, professionisti, archivisti e ricercatori universitari, esperti di livello internazionale, offriamo, nella massima riservatezza e discrezione, consulenza (approfondita, documentata e asseverata) in materia genealogica e storico-nobiliare, verificando la realtà dei fatti,  al fine di ottenere eventuali riconoscimenti giuridici ufficiali (di titoli e stemmi legittimi) ed aggiunte anagrafiche di cognomi e predicati, con la possibilità di accedere ai circoli aristocratici più esclusivi ed ai massimi gradi dei principali ordini cavallereschi.


 

venerdì 8 maggio 2015

La Venerabile Giulia Colbert Falletti di Barolo.


 
Carissimi Accademici Cavalieri e Dame ed Amici,
 
ringraziamo S.S. Papa Francesco per aver firmato il Decreto, presentatoGli dalla Congregazione delle Cause dei Santi, che ha promulgato le Virtù eroiche della SdD Giulia Colbert Falletti di Barolo, permettendo che la stessa divenisse VENERABILE. Sia lode a Dio in eterno! Ringraziamo il Signore perché è buono, eterna la Sua misericordia. (Leggete l'articolo a pag. 18 di AVVENIRE del 7 maggio 2015).
 
Claudio Falletti di Villafalletto
Gran Cancelliere
Accademia Collegio de' Nobili

giovedì 7 maggio 2015

"L'Araldica scomposta di Laura Rossetti".

    
 
"Elaborazione pittorica dell' araldica nobiliare della famiglia Jonghi Lavarini - olio su tela 30x40. Il progetto nasce dalla volontà del "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini di affidarmi lo stemma della sua famiglia per un'elaborazione grafica senza limitazioni nella scelta stilistica o di materiali, congedandomi con le due parole che ogni creativo (a suo rischio e pericolo) vorrebb...e sentirsi dire: "fai tu". Ed io ho fatto. Ho voluto reinterpretare, scomporre, assemblare i componenti della sua casata: la pianta verde con forti radici, le due lettere JJ, i tre soli, il giglio e il motto “OTIUM CUM DIGNITATE” che ho cucito sulla tovaglia. Il tutto, come tradizione vuole, presentato con scudi, elmi coronati, svolazzi piumati e il richiamo ai colori della famiglia: oro, azzurro e verde nel drappo intrecciato su uno degli elmi. Ho messo in scena la storia araldica della famiglia, come si mette in scena un testo a teatro." (Laura Rossetti su Milano Arte).

venerdì 17 aprile 2015

Auguri al Papa Emerito per il Suo 88°


Iniziativa di solidarietà.

 
La benemerita iniziativa del conte Christoph Graf von Mamming

Roberto Jonghi Grande Ufficiale dell'Aquila Romana.


 
Donna Martina Mussolini, V Capo dell'Ordine dell'Aquila Romana (associazione culturale, cavalleresca e patriottica, riconosciuta a livello internazionale, patrimonio storico ed araldico esclusivo della Famiglia Mussolini) ha promosso il Nobile Dott. Roberto Jonghi Lavarini al grado di Grande Ufficiale, conferendogli la relativa placca d'onore. Roberto Jonghi è entrato nell'OAR nel 2009, nominato Commendatore da Sua Eccellenza Guido Mussolini.