Nel 1500 con la morte di Leonardo di Gorizia e del Tirolo, la contea ritorna agli Absburgo i quali esercitarono il governo attraverso un Capitano scelto tra le famiglie più in vista dell’Impero ed al quale delegarono le competenze in merito alla regolamentazione della caccia della piccola selvaggina, mentre quella dei grandi ungulati rimase di “ragion sovrana”.
Inoltre per il clima particolarmente mite e i buoni pascoli, la famiglia imperiale decise di istituire nella zona del Carso, presso il paese di Lipiza, un allevamento di cavalli diventato poi famoso in tutto il mondo.
Nella seconda metà del ‘700 viene fondata a Gorizia per iniziativa di alcuni esponenti della nobiltà locale, la Società di Diana Cacciatrice che conobbe subito grande successo europeo, al punto tale da dover aprire alcune “succursali” a Lubiana ,a Vienna, a Siena e a Napoli ed il cui Gran Maestro venne nominato il Re di Napoli Ferdinando.
Con l’avvento napoleonico le antiche tradizioni feudali e le teatrali cacce di Corte cessarono, ma non per questo l’attività venatoria, che continuò sia con le più moderne armi da fuoco, ma anche con cacce a cavallo su modello inglese, considerate un ottimo addestramento per gli ufficiali di cavalleria.
Le cronache mondane del XIX secolo riportano la passione per la caccia a cavallo di molte famiglie dell'impero e la particolare predilezione per questo sport dell’Imperatrice Elisabetta d'Absburgo.
Vogliamo ricordare che la caccia su traccia artificiale vantava nella mitteleuropa, già a fine ottocento, società illustri quali la Pardubitzer o la Lippspringer Jagdgesellschaft
La società oggi ha sede in toscana, così come molte delle famiglie fondatrici (es.: Kinsky, fondatori de la pardubitzer) ed è proprio S.A.I. l’Arciduca d’Austria Andreas Salvator von Habsburg-Lothringen Salm Salm del ramo "Toscana" (gran maestro dell'ordine di St. Huberto), il PATRON del sodalizio..
Inoltre per il clima particolarmente mite e i buoni pascoli, la famiglia imperiale decise di istituire nella zona del Carso, presso il paese di Lipiza, un allevamento di cavalli diventato poi famoso in tutto il mondo.
Nella seconda metà del ‘700 viene fondata a Gorizia per iniziativa di alcuni esponenti della nobiltà locale, la Società di Diana Cacciatrice che conobbe subito grande successo europeo, al punto tale da dover aprire alcune “succursali” a Lubiana ,a Vienna, a Siena e a Napoli ed il cui Gran Maestro venne nominato il Re di Napoli Ferdinando.
Con l’avvento napoleonico le antiche tradizioni feudali e le teatrali cacce di Corte cessarono, ma non per questo l’attività venatoria, che continuò sia con le più moderne armi da fuoco, ma anche con cacce a cavallo su modello inglese, considerate un ottimo addestramento per gli ufficiali di cavalleria.
Le cronache mondane del XIX secolo riportano la passione per la caccia a cavallo di molte famiglie dell'impero e la particolare predilezione per questo sport dell’Imperatrice Elisabetta d'Absburgo.
Vogliamo ricordare che la caccia su traccia artificiale vantava nella mitteleuropa, già a fine ottocento, società illustri quali la Pardubitzer o la Lippspringer Jagdgesellschaft
La società oggi ha sede in toscana, così come molte delle famiglie fondatrici (es.: Kinsky, fondatori de la pardubitzer) ed è proprio S.A.I. l’Arciduca d’Austria Andreas Salvator von Habsburg-Lothringen Salm Salm del ramo "Toscana" (gran maestro dell'ordine di St. Huberto), il PATRON del sodalizio..
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